NONNO CICCIO si stava abbandonando alla decadenza in canile – si è spento sereno in pensione casalinga
Incrocio Dalmata sconfitto dalla vita
Addio caro Nonno Ciccio, sei morto in una casa, e non nel freddo box del canile. Ti abbiamo regalato quasi due anni di vita di qualità. Lo scopo del nostro lavoro è dare a tutti voi una famiglia e una vera casa, ma quando non riusciamo a farlo, vi diamo almeno la qualità di una pensione senza sbarre.
Vecchio, dolorante, appesantito dalla dieta non specifica del canile, privato del movimento, acciaccato perfino dentro l’anima: così Nonno Ciccio si mostrava in canile, a dicembre 2018. Non guardava nemmeno più i volontari in volto, non si alzava più dalla cuccia. Moriva, moriva dentro ogni ora. Come migliaia di cani anziani che subiscono una prigionia grigia, senza relazioni sociali, senza stimoli, senza cure adeguate, senza speranza. La depressione ti attanaglia e ti abbatte ogni gioia dentro, se sei costretto a vivere per anni in pochi metri quadri, mangiando sempre croccantini duri per denti anziani, senza poter fare nulla tutto il giorno, se non sentirti limitato e frustrato.
Nonno Ciccio alla fine ha avuto fortuna: siamo arrivati noi, per lui. A gennaio 2019, dopo anni di detenzione, lo abbiamo portato via dal canile affollato dove era recluso. Adesso Nonno Ciccio (nato circa nel 2007) gode di una vita serena, ospite in una pensione casalinga in Lazio, e ha conosciuto anche l’erba di un giardino.
FOTO 2019, LA NUOVA VITA IN PENSIONE CASALINGA
luglio 2020