11 Ottobre 2007

Dopo il rinvio a giudizio del gestore, volontari cacciati dal canile di Rieti – Ma il Comune decide diversamente

A poca distanza di tempo dal rinvio a giudizio del gestore del canile Colle Arpea per uccisione e maltrattamento di animali, i volontari più assidui – Ezio Colbucci ed Elisabetta Gregori – sono stati praticamente messi alla porta dalla Tecnovett srl che gestisce il canile con l’assurda accusa d’aver maltrattato un cane e l’orario d’apertura alle associazioni di volontariato limitato al mercoledì, dalle 13.30 alle 14.30: una sola ora in giorno feriale, quindi. I privati potranno entrare solo su appuntamento. E’ stato inoltre vietato, come a Giuliano di Roma e Sgurgola, scattare le foto per evitare evidentemente la possibilità  di documentare le condizioni dei cani.
Questa decisione – presa unilateralmente dal gestore e senza alcun preavviso – rende difficilissimo da settimane controllare le condizioni di detenzione degli animali, prelevare e ricoverare i casi più urgenti che in canile non ricevono cure adeguate e impedisce di fatto le adozioni dei cani, che sono proprietà  pubblica e i cui costi di mantenimento ricadono sui Comuni convenzionati, contravvenendo alle leggi che prevedono il diritto dei cani all’adozione.L’Associazione Canili Lazio Onlus, con la Lav e le associazioni Il Guardiano dell’Ombra e il Rifugio del Prick e dell’Ulmo – che dal 2004 operano per favorire le adozioni nel canile Colle Arpea – ha espresso la sua protesta incontrando per due volte l’assessore competente del Comune di Rieti. L’ultimo incontro si è tenuto l’11 ottobre u.s. Per il gestore era presente la dr.ssa Alessia D’Aquilio, medico veterinario libero professionista e direttore sanitario della struttura. Il Comune di Rieti – dopo aver effettuato verifiche riguardo al procedimento penale in corso – ha notificato al sig. Bordi, gestore del canile Colle Arpea con la Tecnovett srl, l’ordinanza con cui impone il rispetto della convenzione siglata con le Associazioni di volontariato (v. documento PDF). I volontari saranno accompagnati presso la struttura dalla Polizia Municipale.
L’esito favorevole di questa vicenda si deve alla sensibilità  dell’amministrazione comunale – proprietaria dei cani ricoverati nel canile Colle Arpea e su cui grava la responsabilità  di ospitare la struttura sul proprio territorio – e all’impegno di Ezio Colbucci ed Elisabetta Gregori, volontari delle Associazioni Il Guardiano dell’Ombra e Il Rifugio del Prick e dell’Ulmo, della ns. volontaria Laura Fabbri e dell’avv. Luigi Viglione della Lav.
In risposta agli articoli diffamatori del gestore sull’operato delle associazioni di volontariato – apparsi sui principali organi di stampa locale – queste ultime hanno nel frattempo indetto una conferenza stampa per martedì 16 ottobre alle ore 15.00 presso la Sala Conferenze della Fondazione Varrone, Palazzo Potenziani, Via dei Crispolti n. 22, Rieti, in cui verranno illustrate le difficoltà  opposte ai volontari dall’inizio del loro operato e i problemi che a lungo hanno ostacolato la giustizia per gli animali del territorio reatino.

Aggiornamento del 19.10.07: Riportiamo alcuni articoli pubblicati dal Messaggero (v. documento PDF) e dal Corriere della Sera (v. documento PDF) dopo la conferenza stampa.

(Nelle foto sotto: il canile Colle Arpea di Rieti prima e dopo la ristrutturazione, cadaveri ritrovati e resti del cimitero abusivo; il cane Boh nel canile di Rieti e dopo l’adozione tramite ACL Onlus)

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