Il sequestro di cavalli partito da una denuncia di Striscia la Notizia e avvenuto tra Colleferro, Segni e alcuni Comuni limitrofi nel gennaio 2013 è stato il più rilevante mai realizzato in Europa. Un lavoro enorme per il Corpo Forestale dello Stato, l’Ufficio Tutela animale del Ministero alla Salute, i Nas, ma che ha coinvolto anche molti volontari di associazioni di tutela animale chiamati a soccorrere gli animali trovati – come testimoniavano le foto -, in grave stato di abbandono e maltrattamento. Il sequestro ha riguardato circa 200 animali tra cavalli, ponies, asini, muli e bovini. Molti altri erano già deceduti, alcuni addirittura forse da anni, sui terreni dove il branco veniva lasciato allo stato brado e senza cure, nell’indifferenza delle Istituzioni che avrebbero dovuto vigilare. Il salvataggio non è stato facile, data la mancanza di fondi e inspiegabili lentezze burocratiche: nulla è stato messo a disposizione dalla Procura, il grosso delle spese veniva raccolto con donazioni eppure gli affidi degli animali, che avrebbero liberato chi gestiva il sequestro dalle spese del loro mantenimento, andavano straordinariamente a rilento.Qualche giorno fa le operazioi si sono finalmente concluse. ACL Onlus aveva richiesto in affido quattro cavalli e due ponies, ma alla fine ne ha ricevuti in tutto sette, che hanno raggiunto lunedì 24 giugno i prati e la collina dove potranno pascolare liberi, ma anche trovare adeguato ricovero e cure. Le foto che pubblichiamo documentano il loro arrivo, accompagnati da Sara, esperta volontaria ACL, l’accoglienza loro riservata da Francesco, asinello con le zampe storte già salvato dal macello, che convivrà con loro, e la ritrovata libertà. Alcune femmine sono incinte, quindi si prevede a breve l’arrivo di puledrini.